La corte Tudor è famosa per gli intrighi, le cospirazioni e le lotte per il potere. Tra queste, uno degli episodi più affascinanti e drammatici è il tentativo di rapimento del giovane re Edoardo VI da parte di suo zio, Thomas Seymour. Questo evento, poco conosciuto rispetto alle grandi battaglie o agli scandali matrimoniali di Enrico VIII, svela le pericolose ambizioni e la spregiudicatezza di un uomo che mirava al controllo del regno.
Il contesto: l’ascesa di Thomas Seymour
Con la morte di Enrico VIII nel gennaio del 1547, il trono passò a suo figlio, Edoardo VI, che aveva appena nove anni. Vista la giovane età del re, la reggenza venne affidata al fratello maggiore di Jane Seymour, Edward Seymour, che divenne Duca di Somerset e Lord Protettore del regno. Edward assunse il controllo effettivo della politica inglese, ma la sua posizione non fu mai completamente sicura, poiché altri membri della corte nutrivano ambizioni di potere.
Uno di questi era suo fratello minore, Thomas Seymour, noto per il suo carattere ambizioso e la sua sete di potere. Sebbene Thomas avesse ricevuto il titolo di Lord Admiral, il suo ruolo politico era minore rispetto a quello del fratello. Questo squilibrio di potere lo spinse a cercare vie alternative per aumentare la propria influenza e, potenzialmente, ottenere il controllo del giovane re.
Un matrimonio strategico: il legame con Caterina Parr
Dopo la morte di Enrico VIII, Thomas cercò di aumentare il proprio potere sposando una donna di grande influenza: la vedova del re, Caterina Parr. Questo matrimonio, avvenuto nel 1547, fu una mossa strategica. Non solo Thomas ottenne l’alleanza con una delle donne più potenti della corte, ma riuscì anche ad avvicinarsi alla futura regina Elisabetta I, che viveva con Caterina dopo la morte del padre.
Tuttavia, il legame con Caterina e la sua vicinanza a Elisabetta non furono sufficienti per soddisfare le ambizioni di Thomas. L’obiettivo vero era un altro: ottenere il controllo diretto su Edoardo VI, il sovrano bambino, attraverso una serie di manovre audaci.

Il tentativo di rapimento
Nel 1549, Thomas decise di mettere in atto un piano disperato per prendere il controllo del giovane re. Secondo i racconti storici, la notte del 16 gennaio 1549, Thomas Seymour si introdusse furtivamente nella Torre di Londra, dove Edoardo VI risiedeva sotto la protezione della guardia reale. L’intenzione di Thomas era chiara: rapire il re e guadagnare così il controllo del trono.
Le fonti raccontano che Thomas riuscì a superare la sorveglianza dei guardiani, portando con sé una chiave per entrare nella camera del re. Tuttavia, mentre cercava di accedere al palazzo, un incidente fatale compromise il piano. Il cane di Edoardo VI, che era al servizio di guardia nella sua stanza, abbaiò quando vide l’intruso. In preda al panico, Thomas uccise il cane con un colpo di pistola, ma il rumore attirò immediatamente l’attenzione delle guardie. Thomas fu arrestato sul posto.
Le conseguenze: la caduta di Thomas Seymour
Il tentativo di rapire Edoardo VI segnò la fine della carriera politica di Thomas Seymour. L’evento portò a un’immediata indagine e alla scoperta di ulteriori piani e ambizioni politiche che avevano lo scopo di rovesciare suo fratello Edward, il Lord Protettore, e prendere il controllo del regno.
Thomas venne rapidamente accusato di tradimento. Nonostante fosse il fratello del Lord Protettore e zio del re, il suo tentativo di rapimento non poteva essere tollerato. Nel marzo del 1549, fu processato e condannato per alto tradimento. Edward Seymour, sebbene avesse cercato di salvare la vita del fratello in un primo momento, non poté evitare che il consiglio di reggenza firmasse la condanna a morte.
Il 20 marzo 1549, Thomas Seymour venne giustiziato alla Torre di Londra. La sua ambizione e il suo tentativo disperato di prendere il potere lo avevano condotto a una fine tragica.
Le motivazioni di Thomas: ambizione o follia?
Rimane difficile capire fino in fondo le motivazioni di Thomas Seymour. Era davvero convinto che rapendo il re avrebbe potuto controllare il regno? O si trattava di una mossa disperata, frutto di una crescente frustrazione per il suo ruolo subordinato rispetto al fratello? Alcuni storici ipotizzano che Thomas avesse un piano più complesso per manipolare Edoardo VI e utilizzarlo come marionetta per i propri fini politici.
Altri ritengono che Thomas fosse semplicemente un uomo spinto dall’ambizione cieca, incapace di vedere i rischi insiti nelle sue azioni. La sua vicenda, comunque, è emblematica delle pericolose dinamiche di potere alla corte Tudor, dove l’ambizione poteva portare alla rovina anche i membri più vicini alla famiglia reale.
L’eredità di un tentativo fallito
Il tentativo di rapimento di Edoardo VI da parte di Thomas Seymour è uno degli episodi più oscuri e intriganti della storia Tudor. Sebbene il piano fosse un fallimento completo, l’evento mette in luce le tensioni all’interno della famiglia Seymour e le lotte per il potere che caratterizzarono la corte inglese dopo la morte di Enrico VIII.
L’ambizione di Thomas e il suo tentativo maldestro di ottenere il controllo del trono dimostrano quanto fosse fragile l’equilibrio politico durante il regno di Edoardo VI, un sovrano bambino in balia delle forze che lo circondavano. Alla fine, la sua storia è una lezione su come, alla corte Tudor, la brama di potere poteva condurre a una fine tragica e improvvisa.







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