Thomas Cromwell e il Duello Verbale con il Duca di Norfolk: Una Lotta di Potere nella Corte Tudor

Nella turbolenta corte Tudor, le tensioni politiche non si limitavano a manovre segrete e intrighi, ma esplodevano a volte in aspri confronti pubblici. Un episodio emblematico di queste dinamiche si svolse durante una cena organizzata da Enrico VIII al Lambeth Palace nel 1539, un incontro apparentemente pensato per placare le tensioni tra i principali consiglieri del re, ma che finì per metterne a nudo l’odio e il risentimento reciproco.

Il Contesto: Una Corte Divisa

Thomas Cromwell, il Lord del Sigillo Privato, si trovava in una posizione precaria. Pur essendo uno dei principali artefici della Riforma inglese, si scontrava con una crescente opposizione da parte di prelati conservatori e nobili potenti come il Duca di Norfolk, Thomas Howard. Il Parlamento del 1539 aveva da poco approvato i Sei Articoli, un colpo alle ambizioni riformatrici di Cromwell, che però riuscì a ottenere importanti concessioni, tra cui la modifica dell’ordine di precedenza nella Camera dei Lord, che lo elevava sopra i vescovi e alcuni dei nobili più potenti.

La Cena di Riconciliazione

Organizzata su ordine del re, la cena mirava a rassicurare Cranmer e consolidare l’unità tra i suoi consiglieri. Tuttavia, ciò che doveva essere un momento di distensione si trasformò in uno spettacolo di tensioni latenti. Durante il banchetto, Cromwell mantenne inizialmente il controllo, ma le provocazioni del Duca di Norfolk lo portarono al limite. Norfolk, cogliendo l’occasione, fece un commento velenoso, confrontando Cranmer con il defunto Cardinale Wolsey. Secondo il Duca, Cranmer era preferibile per la sua natura mite, mentre Wolsey era “un prelato ostinato e scontroso”, aggiungendo che Cromwell, come ex servitore di Wolsey, avrebbe dovuto conoscere bene queste caratteristiche.

La Risposta di Cromwell

Cromwell, inizialmente calmo, replicò freddamente di non pentirsi del suo servizio al Cardinale, ma poi sferrò un colpo mortale: insinuò che Norfolk avrebbe seguito Wolsey a Roma se fosse stato eletto Papa, accusandolo di aver negoziato il ruolo di Ammiraglio per accompagnare Wolsey durante un’ipotetica ascesa al papato nel 1523. Cromwell, con il suo tipico stile dettagliato e implacabile, specificò persino il numero di fiorini che Norfolk avrebbe ricevuto per il compito. La disputa si trasformò rapidamente in un’accesa lite pubblica, fino all’intervento di Cranmer e altri pari per calmare gli animi.

Le Conseguenze

Questo confronto mise in evidenza un decennio di rancori accumulati tra Cromwell e Norfolk. Mentre la cena non riuscì a placare le tensioni, segnò un ulteriore deterioramento delle relazioni tra i due. Per Cromwell, fu un momento di vittoria retorica, ma anche un campanello d’allarme. Le sue parole taglienti e il suo dominio politico gli avevano attirato nemici potenti, e la cena non fece che aumentare il rancore di Norfolk.

Un Rancore Fatale

Dodici mesi dopo, nel 1540, Cromwell avrebbe affrontato un Consiglio reale ben diverso. Tradito dalle sue alleanze e ostacolato da avversari come Norfolk, sarebbe stato arrestato, accusato di tradimento e infine giustiziato. Questo episodio, apparentemente insignificante, evidenziava le profonde fratture all’interno della corte Tudor e prefigurava il destino di uno degli uomini più potenti del regno.

Conclusione

La storia di Thomas Cromwell e del suo scontro con il Duca di Norfolk non è solo una vicenda personale, ma un riflesso delle dinamiche di potere e delle rivalità che definivano la corte di Enrico VIII. Questo episodio dimostra come, nella politica Tudor, anche le cene “di riconciliazione” potevano trasformarsi in campi di battaglia, dove parole e accuse erano armi tanto letali quanto le spade.

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Sono Silvia

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